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Roma, 24 lug. (Apcom) - Il Parlamento deve accellerare l'iter del ddl Gentiloni sulla nuova normativa per il passaggio alla tv digitale, dopo l'ultimatum di Bruxelles, che ha dato all'Italia due mesi di tempo per correggere le distorsioni nella distribuzione delle frequenze tv determinate dalla legge Gasparri, e l'appello di ieri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A chiederlo e' il presidente dell'Autorita' per le Comunicazioni, Corrado Calabro', nella sua relazione annuale. ''La materia e' di competenza del legislatore primario - sottolinea Calabro' - e dopo l'intimazione ultimativa della Commissione europea va accelerata e messa in sequenze concludente quella riflessione politica che auspicavo nella mia relazione dello scorso anno, cosi' da intraprendere tutte le azioni necessarie per sbloccare la situazione e conformare il nostro ordinamento agli obiettivi e ai vincoli comunitari e internazionali: utilizzazione razionale e non discriminatoria delle risorse scarse e sviluppo pluralistico del sistema''. Per il presidente dell'Authority, serve ''al piu' presto una certezza normativa'' sulla data definitiva del passaggio al digitale terrestre: quella indicata nel ddl Gentiloni e' il 30 novembre 2012, ma quella stabilita dalla legge vigente e' ancora il 2008. Fissare una data certa, in ogni caso, non basta: servono ''misure e strategie in grado di promuoverla operosamente e tempestivamente mediante la conversione di impianti, la predisposizione di programmi, l'applicazione di risorse tecnologiche e umane''. Piu' in generale, Calabro' ribadisce - dopo il successo del trasferimento anticipato di Raidue e Retequattro sul digitale in Sardegna e Val d'Aosta - che, a suo giudizio, il metodo migliore nel passaggio alla nuova tecnologia e' quello 'all digital', ''cioe' lo spegnimento progressivo di tutte le reti analogiche per aree territoriali''. Calabro' ribadisce il suo giudizio positivo, in merito al tetto del 45% della raccolta pubblicitaria, previsto dal ddl Gentiloni,gia' espresso durante un' audizione alla Camera. Questo limite ex ante si 'giustifica' con il fatto che la televisione resta comunque il principale mezzo di informazione: "e questo giustifica la norma in nome del pluralismo'', nel rispetto dei principi di ''libera iniziativa''. Fonte: Alice Notizie Leggi altre notizie sullo stesso argomento: NORMATIVE DIGITALE TERRESTRE >>> MERCATO DIGITALE TERRESTRE >>> |
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