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Il gruppo di Cologno é infatti ritornato a ribadire l'interesse per le attività del colosso olandese, ma Telefonica, azionista di controllo, ha sempre affermato che su Endemol non ci sono piani per la cessione immediata. L'operazione sarebbe però, secondo Euromobiliare, interessante per l'accesso diretto alla produzione di contenuti. Seduta debole oggi a piazza Affari Mediaset (-0,49% a 9,115 euro) e non basta a solevare il titolo la propensione del Biscione a guardarsi intorno, dopo essere stato escluso dalla gara per ProSiebenSat1 a causa del prezzo troppo basso offerto. Il gruppo di Cologno è infatti ritornato a ribadire l'interesse per le attività di Endemol, colosso media olandese. La conferma è arrivata dallo stesso Cfo della società, Marco Giordani. "Alle giuste condizioni Endemol potrebbe essere un'opportunità. Il tipo di contenuti è vicino al genere di acquisizione che vorremmo fare, ma per quanto ne sappiamo al momento l'asset non è in vendita". L'azionista di controllo, Telefonica (Madrid: TEF.MC - notizie) , ha infatti sempre affermato che su Endemol non ci sono piani per la cessione immediata, ma a settembre Credit Suisse ha ricevuto il mandato come advisor per un possibile management buyout. Pur non essendoci nulla di certo su cui sperare, non c'è dubbio che "l'operazione sarebbe interessante per l'accesso diretto alla produzione di contenuti, anche se solo in riferimento a quelli italiani e spagnoli", spiegano gli analisti di Euromobiliare sim che su Mediaset (Milano: MS.MI - notizie) hann un rating neutrale con un target price a 9,6 euro. Infatti Endemol produce contenuti per circa 20 Paesi e nel caso si dovesse concretizzare la possibilità di lanciare un'offerta sul gruppo, questo sarebbe proprio l'ostacolo maggiore, come evidenziato dall'analista di un'altra sim. Ma i rumors su Mediaset non si limitano a questo. Secondo F&M, infatti, si tornerebbe a parlare della creazione di un operatore unico di rete Mediaset-Rai. Ma molti a Cologno sarebbero ancora titubanti sull'ipotesi di conferire a una joint venture con la Rai e le altre televisioni nazionali la propria rete di trasmissione. Il progetto è sostenuto in particolare dalla televisione pubblica, bisognosa di fondi per far fronte agli investimenti nel digitale terrestre. La joint venture avrebbe circa 400 milioni di euro di ricavi e un Enterprice value di 2 miliardi di euro e Mediaset, insiema alla Rai, sarebbe il principale azionista. Resterebbe da definire la proprietà delle frequenze e il rapporto con gli operatori locali. Ma tale ipotesi è ritenuta poco probabile dall'analista della sim che su Mediaset ha un giudizio positivo con un target price a 9,8 euro. E la debolezza della Rai la si può notare anche dai dati della raccolta pubblicitaria nei primi nove mesi del 2006 quando il mercato ha segnato un +3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel solo mese di settembre la crescita della Tv è stata dell'1,8% e oltre al boom de La7 (+5%), la raccolta di Mediaset è salita del 2,8% mentre la Rai ha registrato un -2%. Ma "crediamo che se dal punto di vista industriale Mediaset potrebbe perdere un asset strategico, dal punto di vista finanziario potrebbe beneficiare del progetto, in quanto cristallizzerebbe il valore del business della gestione delle reti che tratta a multipli molto elevati", commenta infine l'esperto di una banca d'affari. Fonte: Milano Finanza Leggi altre notizie sullo stesso argomento: PROGRAMMI SU DIGITALE TERRESTRE >>> MERCATO DIGITALE TERRESTRE >>> |
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